Il colore "fai da te" o il colore fatto del parrucchiere hanno lo stesso risultato? Abbiamo deciso di partire da una delle domande più frequenti che ci vengono poste in negozio per spiegarvi perchè un colore professionale non può essere paragonato ad un colore realizzato a casa.
- Ogni capello ha la propria struttura e la propria storia fatta di precedenti tinte, trattamenti chimici, decolorazioni, etc: il parrucchiere studia e analizza il capello prima di applicare il colore e lo prepara “su misura”, dopo aver studiato la giusta combinazione per esaltarne i riflessi, rafforzarne la tenuta e non danneggiare i capelli. Il colore acquistato pronto o preparato con il fai da te NO.
- La maggior parte dei prodotti “pronti” contiene una consistente quantità di “acqua ossigenata” per agevolare una facile schiaritura dei capelli senza tener conto della quantità che effettivamente sarebbe necessaria. Vi siete mai chiesti perché il parrucchiere pesa la tinta e l’acqua ossigenata con un bilancino di precisione? Proprio per non utilizzarne in quantità eccessiva e non danneggiare inutilmente i capelli.
- Molto spesso per ottenere un effetto omogeneo è necessario trattare la ricrescita diversamente dalle lunghezze: il parrucchiere può preparare due o più sfumature di colore e applicarle con tecniche e tempi differenti, con un prodotto pronto questo non è possibile.
- Per ottenere il colore desiderato non è sufficiente guardare la cartella colori e scegliere il colore come se fosse un abito: la resa di un colore è assolutamente personale e dipende dalla base, dalla struttura e dalle condizioni di salute del capello. Se provate a colorare con un pennarello marrone un pezzo di carta bianca o un pezzo di carta rossa non otterrete lo stesso risultato. Il principio è lo stesso.
- L’applicazione del colore è un passaggio fondamentale per una buona resa: il parrucchiere professionista sa come dosarlo su tutta la lunghezza del capello dalle radici alle punte. L’applicazione “fai da te” invece rischia di non ottenere un risultato uniforme perché per comodità ci si concentra eccessivamente su alcune zone e se ne tralasciano altre.